Carissime,
il mio silenzio in questi ultimi mesi è anche perchè mi è molto difficile trovare parole adeguate su quanto sta succedendo a Gaza. So che non è la prima volta che accadono tali orrori, ma la domanda che più mi tormenta è: come fa un popolo che continua ancora oggi a raccontare gli orrori di ciò che ha subito neppure un secolo fa, come fa questo popolo a perpetrare un genocidio, perché di tale si tratta, nei confronti di un altro popolo, con crudeltà che definire atroci è estremamente riduttivo?
Poco fa ho parlato con il marito di Chiara, mi ha riferito quanto gli aveva raccontato sua sorella pochi minuti prima:
Sono tre giorni che restano chiusi in casa perché intorno sono assediati, ci sono diversi bambini che piangono e sono tutti stremati, oltre alle bombe distruttrici si continuano a lanciare bombe al fosforo; a casa di sua sorella oggi si sono presentate a chiedere aiuto alcune donne. Queste donne sono state catturate insieme agli uomini della loro famiglia dai soldati dell’IDF. I soldati hanno ammazzato tutti gli uomini davanti alle donne e li hanno bruciati davanti a loro. Un soldato ha chiesto a una donna di una settantina d’anni quanti figli avesse, lei ha risposto: <<ho cinque figli>> e lui ha replicato: << allora te ne lascio uno, quale vuoi il più piccolo o il più grande?>>
Altra cosa: stanno utilizzando droni che telecomandano da carriarmati protetti, i droni si introducono nelle abitazioni ( quelle ancora rimaste in piedi) e sparano a chiunque sia dentro.
Hanno profanato, radendo al suolo con i carriarmati, diversi cimiteri: forse anche lì pensavano di trovare Hamas?
Fra l’altro non hanno trovato alcuno neppure nell’ospedale di Al Shifa, che hanno distrutto insieme a tanti altri luoghi di cura. Il risultato è che adesso è all’ordine del giorno fare tagli cesarei senza anestesia, così come amputazioni a tutte le vittime colpite dalle bombe.
Questa è una testimonianza di un paio d’ore fa . Vi chiedo di diffonderla, è importante che si sappia, è importante per i cittadini di questo nostro paese che si è astenuto dal votare a favore dalla richiesta di cessate il fuoco.