Una società, che vuole definirsi civile, non può adottare e mantenere attivo, un sistema criminale come quello finanziario, poiché non c'è nulla di civile ne di democratico, nel dover pagare ad un padrone, il proprio diritto al cibo e all'acqua, indispensabili alla vita di tutti e che il pianeta, ha sempre prodotto gratuitamente e in abbondanza per tutti, fin da prima che esistessero i dinosauri. Il sistema finanziario, non è mai stato uno strumento di scambio economico, né il compenso per il nostro lavoro, ma è sempre stato lo strumento di un padrone, che si ritiene il solo ed unico proprietario di tutto, al quale noi tutti dobbiamo pagare, tutto quello che viene preso e raccolto, da quel Suo giardino privato. Questa è la verità, sulla nostra società. Questa è la verità del sistema finanziario. Svegliatevi, perché quello che credete di sapere, sul sistema finanziario non è la verità. La verità è, che anche se sei stipendiato, rimani comunque sempre uno schiavo, che ha in mano dei coriandoli, privi di vero valore, ma che ha perso, il proprio diritto alla vita. Auguro a tutti una buona riflessione ed un saluto amichevole. Giovanni Iannotti . il
Il greco antico ha un termine preciso per ogni sfumatura lessicale .
Nn so sapete che esistono ben dodici modi per definire l'amore:
Έρως,eros, è l'amore carnale
Φιλία, filía, è l'amicizia, la complicità
Αγάπη, agápe, è l'amore puro e sconfinato
Στοργή, storghé, è la tenerezza di solito riservata ai figli
Φιλαυτία, filautía, è l'amore verso se stessi
Πράγμα, pragma è l'amore che ti porta a fare, ad agire, anche senza essere ricambiati.
Μανία, mania, è l'amore folle, quello che ti può portare a gesti inconsulti
Χάρις, charis, amore che comprende la spiritualità
Πότος, potos, l'amore adolescenziale , quello che prima si chiamava cotta o infatuazione
Θέλημα, thelema l'amore, la passione non verso una persona ma verso una materia di studio
'Ίμερος, hímeros è il desiderio compulsivo o impulsivo
Αντέρως , antéros è l'amore corrisposto dove il prefisso " ant" non vuol dire contro,ma di fronte.
Ripropongo questo post, in occasione del 14 Febbraio.
Auguri a chi ama, in qualunque modo si intenda la parola amore perché al giorno d’oggi… amare, nn è cosa da poco.
A. Braì
Il ritorno del "Fuoco Sacro in Occidente”, che a noi qui sta a cuore, potrà essere attuato, non solo quando le antiche tradizioni ancora viventi come quella vedica saranno ben conosciute, ma quando torneranno ad esserci uomini capaci di calcare la Via iniziatica che, secondo anche ciò che esplicitamente dicono i Veda, è fondata sul raccoglimento interiore, la concentrazione, la meditazione e, in genere, la smobilitazione degli psichismi, delle ossessioni mentali e della meccanizzazione della conoscenza. Ricordarsi occorre che la “tradizione” non patisce trascrizioni canoniche e dogmatizzazioni, ma richiede l’esperienza vivente, sempre rinfrescata, di chi voglia ritrovarla. In tale modo il Sacro tornerà ad essere la dimensione intelligibile del Reale, e la vita cesserà di essere una funzione animale, per tramutarsi in un arto di quella consapevolezza che è il nocciolo della nostra presenza nel mondo:l’“Io- sono”.
Pio Filippani Ronconi - Agni-Ignis
Metafisica del Fuoco Sacro
LA STORIA DELLA MADONNA DI LOURDES
- per grandi e piccini -
«L'11 di febbraio
- racconta Bernadette -
al fiume mi recai
insieme a due amichette.
Legna si raccoglieva
da bruciare in camino
perché freddo faceva
a Lourdes quel mattino.
Sentii un forte rumore,
però non c'era vento
e mi prese stupore
dapprima, poi spavento.
Guardai verso la grotta
in alto e, proprio allora,
tra la sterpaglia folta
mi apparve una Signora.
Luminosa, bellissima,
tutta bianco vestita,
con gli occhi al cielo fissi,
d'azzurro cinta in vita,
sopra ognuno dei piedi
una rosa dorata,
se ne stava all'impiedi,
lasciandomi incantata.
Credendo ad un abbaglio,
gli occhi mi stropicciai.
"È vera! Non mi sbaglio!",
infine constatai.
Appena la Signora
mosse le mani sue,
scorrendo la corona
pregammo tutte e due.
Terminato il rosario,
scomparve la visione
e il fatto straordinario
mi riempì di emozione.
Le due fanciulle ch'erano
quel giorno insieme a me
veduto non avevano
alcuno a Massabielle!
Nessuno mi credette,
manco la mia famiglia:
"Tu menti, Bernadette!",
"È impazzita mia figlia!".
E il parroco: "Bugiarda!
Non ti credo finché
la donna che ti guarda
non ti dirà chi è…".
Quindici giorni in tutto
tornai dalla Signora,
col tempo bello o brutto,
in quel posto e a quell'ora.
"Qui i sacerdoti devono
erigermi un Santuario!
- mi disse - E adesso bevi
dell’acqua con la mano".
Acqua lì non ce n'era.
Incominciai a scavare
dentro la terra nera
per poterne trovare.
Scavai tutto il mattino
fin quando d’acqua un getto
pulito, cristallino,
fuoriuscì dal pozzetto.
Quel fonte appena nato
non si asciugò mai più:
tanti avrebbe sanato
alla grotta di Lourdes.
Ogni giorno chiedevo
chi fosse alla visione,
ché al parroco volevo
riferire il suo nome.
Lei non diceva niente.
Solo l'ultima volta
inaspettatamente
la richiesta fu accolta.
Levò le braccia al cielo
e, tutta illuminata,
mi rivelò il mistero:
"Sono l'Immacolata!".
Voi non mi crederete,
né credevo ai miei occhi:
quando lo dissi al prete
lui cadde sui ginocchi.
"Perdonami, figliola,
se ho dubitato io!
Chi usò quella parola
è la Madre di Dio!"».
(versi di Rosanna Minei)
(rielaborazione in versi della «Lettera a Padre Gondrad» di Bernadette Soubirous, 1861)
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