Scoprire messaggi

Esplora contenuti accattivanti e prospettive diverse nella nostra pagina Scopri. Scopri nuove idee e partecipa a conversazioni significative

image

imageimage

Sentirsi amati è la vera forza perché gli affetti, quelli sinceri, si trasformano in scudi. (Cit.)
Arte Peter Mitchev

image

image

GLI OCCHI DEI GATTI DELL’ISOLA DI SKIATHOS

Gli occhi dei gatti dell’isola di Skiathos
Sono profondi e misteriosi al tempo stesso;
Ti scrutano e ti indagan fin nel cuore
Mostrandoti, silenti, chi tu sia

Sono indolenti e alteri, sono lenti
Come quel mar che l’isola protegge;
Eppure entrambi, senza chiedere, ti accolgono
Ti avvolgono, curandosi di te

Sarà perché ti leggono nell’animo
Oppur perché ti scrutano il passato
Di vite e vite trascorse in altri tempi

Quanta magia racconta questo mare,
Quanto rumore fanno quegli sguardi…
Gli occhi dei gatti dell’isola di Skiathos.

(Michele Rizzi)

image

Ti diranno che tutto passa…
ma non ti diranno dove.
Passerà nelle vene, nelle ossa,
tra i contorni del tuo viso,
in ogni muscolo, in ogni goccia di sangue, tra i tuoi sorrisi, nelle tue lacrime, attraverso quel vuoto che scaverà nello stomaco.
E passerà senza pietà, senza chiederti il permesso.
E passerà, e ti cambierà.

• Dal web

image

Sporcatevi bambini!
Sporcatevi le mani di terra, nascondete i piedini sotto la sabbia, mangiate la frutta a morsi grandi come si fa con la vita.
Non date retta a chi vi mette un telefonino in mano e vi chiede di stare seduti e zitti al tavolo di un bar o sul lettino sotto l'ombrellone.

Ribellatevi a chi vi vuole principi della moda, con la polo bianca e i pantaloncini stirati.
Fermatevi ad assaggiare la pioggia, fuori dagli ombrelli colorati, fuori dalle righe disegnate, con la tempera spalmata sulle mani.
Urlate al mondo che siete bambini, voi che vi stringete la mano senza guardarne il colore, voi che avete diritto ad essere solo amati, ad essere creduti, ad essere liberi.

Voi che avete diritto al mare limpido, a mille carezze, alla favola della buonanotte raccontata con amore e non da Alexa.

Sporcatevi di vita, di gioia, impastatevi di lacrime per una sbucciatura sul ginocchio e poi aprite sorrisi infiniti per lo yogurt con le smarties.
Ricordateci che siamo noi a prepararvi per il mondo e a prepararvi il mondo.
Insegnateci a disegnarlo meglio, a cancellare i confini, ad aiutare chi cade, ad aspettare chi rimane indietro.
Aiutateci a lasciarvi un mondo di pace.
È un vostro diritto.
È un nostro dovere.

Irene Renei

image

I compleanni delle madri

I compleanni delle madri
si danno sempre per scontati
perché ogni mamma
rinasce con suo figlio
e la festa grande è quella
dei suoi bambini.

Quante torte
preparano le mamme
e quanto amore danno,
senza stancarsi mai.
I compleanni delle mamme
sono un pensiero distratto
nella nostra infanzia e
nella nostra giovinezza.
Un fiore, un abbraccio,
una collanina, una spilla,
una sciarpina di seta.
I compleanni delle mamme
ci sfiorano a metà
perché c'è la nostra vita
in primo piano.

Poi un giorno
quella data arriva come
una pugnalata.
E non possiamo dare più
quell'abbraccio,
non possiamo più
comprare il gioiello più bello,
il profumo più costoso,
stare seduti accanto a lei
per farla sentire tanto amata
come lei sempre ha fatto con noi.
Arriva il giorno del
compleanno della nostra mamma,
ma lei non c'è più
per dirci che le basta un bacio forte
e noi ci sentiamo persi, colpevoli, soli.

Vorremmo dirle tutte quelle parole
che non le abbiamo detto mai,
perché tanto c'è tempo e lei sta a casa
ad aspettarci.
E invece non ci aspetta più
la casa è vuota.

I compleanni delle madri arrivano
una volta all'anno
per sempre
e pesano...

Miriam Messina
Art. Bettina Baldassari

image

LA VERA STORIA DI QUESTO QUADRO
Chi di voi non ha mai visto questo quadro?
È famosissimo e si trova in quasi tutte le case.
Avanti al letto della nonna o sopra il caminetto in cucina.
È la "Madonnina" più riprodotta di tutti i tempi.
Voglio raccontarvi la sua origine
In realtà, il quadro ritrae una fanciulla di undici anni, Angela Cian, con il fratellino più piccolo Giovanni in braccio.
Il pittore Roberto Ferruzzi (Dalmazia 1853 - Luvigliano, Colli Euganei, 1934) era figlio di un noto avvocato, e, dopo gli studi classici, si iscrisse alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Padova.
Molto dotato nel disegno, pur continuando i corsi universitari, studiò disegno e pittura e si dedicò anche alla musica. Nel 1879 si stabilì a Luvigliano (Colli Euganei) dove si dedicò esclusivamente alla pittura creando attorno a sé un cenacolo culturale che divenne meta dei maggiori artisti dell’epoca.
Un giorno vide una ragazzina, Angelina Cian, seconda di quindici figli, che teneva in braccio il fratellino Giovanni addormentato. L'immagine dei fratellini colpì il pittore per la sua tenera dolcezza, e la riprodusse in un dipinto che intitolò ‘Maternità’.
Il dipinto fu esposto alla Biennale di Venezia nel 1897 e venne premiato; il successo popolare suggerì un cambiò di titolo in ‘Madonnina’.
Il quadro fu acquistato per tremila lire, cifra astronomica per l’epoca, e più volte rivenduto. Infine fu acquistato dai fratelli Alinari, noti fotografi di Firenze che lo misero in esposizione nei loro studi. Fu ancora rivenduto, ma i fratelli Alinari si riservarono i diritti di riproduzione. La"Madonnina", detta "delle vie", o "del riposo", fu riprodotta in migliaia di copie, biglietti, "santini", oggetti di devozione.
Durante la Seconda Guerra mondiale, l'ambasciatore americano in Francia, John G.A. Leishman, acquistò il quadro, ma durante il viaggio verso gli Stati Uniti la nave venne silurata e la bella Madonnina finì in fondo al mare. Alcuni sostengono che non sia perduta, ma in una collezione privata in Pennsylvania.
La ragazza del ritratto, Angelina, che ispirò la Madonnina, si era nel frattempo trasferita a Venezia. Si sposò e seguì, nel 1906, il marito in California, a Oakland. Ebbe dieci figli, ma la sua felicità svanì per l’improvvisa morte del marito; vedova, non fu in grado di affrontare le avversità della vita; i suoi figli furono ospitati in orfanatrofio e lei, in preda alla disperazione, fu internata in manicomio. Morì nel 1972.
Non sapeva che il suo viso avrebbe ispirato milioni di preghiere in tutto il mondo.

image

image