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"Non è colpa del destino cinico e baro se oggi ci sono 15 milioni di italiani tra disoccupati e inattivi (quasi 13 milioni di inattivi tra i 15 e i 64 anni, 9 escludendo la fascia 15/24, più 2 milioni di disoccupati).
Non è colpa della sfortuna se negli ultimi 20 anni gli italiani più o meno costretti a scappare all’estero in cerca di lavoro, salari dignitosi e migliori condizioni di vita siano quasi triplicati passando dai 2,3 milioni del 2000 ai 6 milioni attuali (di cui quasi 2 milioni di giovani laureati).
Non è un caso se oggi in Italia 1 lavoratore su 10 è povero e 2,8 milioni sono costretti al part-time involontario (li pagano cioè così poco da dover fare più lavori).
Oggi, dopo 30 anni di riforme che hanno quasi del tutto annullato i risultati ottenuti dalle lotte per i diritti dei lavoratori combattute tra la seconda metà del 19esimo secolo e la prima metà del 20esimo, non ci sarebbe niente da festeggiare.
Ci sarebbe solo da organizzarsi per ricominciare le lotte per i diritti perduti dei lavoratori."
Gilberto Trombetta
https://www.lantidiplomatico.i....t/dettnews-20_anni_d
I fatti stanno dimostrando che sopra ad un certo livello della piramide non si può andare.
Non ci vanno i media mainstream.
Non ci vanno i magistrati.
Non ci va nemmeno la maggior parte della gente che percepisce certe cose come lontane e, tutto sommato, poco interessanti.
L'elite commette i suoi crimini usando parte del bestiame che fa il lavoro sporco e vessa l'altra parte.
Quando i nodi vengono al pettine, nella migliore delle ipotesi, la parte del bestiame che ha tradito, paga subendo la furia di quella parte che è stata vessata.
L'elite non paga mai.
I piani alti della piramide non vengono toccati mai. Da nessuno.
Decidono tutto e non pagano mai.
D'altronde, la maggior parte dei polli da batteria, vive e muore senza sapere chi è il padrone che le tirerà il collo o, addirittura, senza nemmeno sapere che c'è un padrone.
Andrea Tosatto / Telegram