COSA SAPPIAMO DELL'ITALYGATE, DA TRUMP AL SUPERPIRATA INFORMATICO D'ELIA

Travolto dall'inchiesta, D'Elia ha poi ammesso le sue responsabilità. Puntando su una tesi poco credibile: creava quelle voragini nel sistema, violando ben 94 postazioni di lavoro delle Divisioni Velivoli e Serostrutture, grazie ad un malware creato proprio da lui, per mostrare quanto fosse abile nel bucare la sicurezza e a riparare le falle. Con lui, nel dicembre 2020, finisce agli arresti anche Antonio Rossi, anch'egli uno dei vertici del settore in Leonardo, sospettato a sua volta di aver depistato il lavoro dei pm per circa due anni, deviando le attenzioni dalle responsabilità del collega. Mentre D'Elia ha patteggiato la sua condanna e chiede ora di finire di scontare "i due anni e pochi mesi.

Resta da vedere se sarà possibile trasmettere quale missione dagli Stati Uniti "invitati" in una carcassa italiana. Completamente avvolta dal mistero.

Grazie @dylanthomas95

image