Quella che abbiamo letto ieri è una notizia raccapricciante e che, in un mondo normale, dovrebbe far scoppiare una rivoluzione se sommata alle dichiarazioni di poche settimane fa fatte da Janine Small.
Kathrin Jansen, responsabile della ricerca e sviluppo dei vaccini presso Pfizer è recentemente andata in pensione e ha rilasciato alcune dichiarazioni raccolte in una intervista sulla rivista Nature.
La Jansen ha lavorato alla Merck dove guidò lo sviluppo del notissimo vaccino contro l'HPV Gardasil, per cui numerose cause sono in corso negli Stati Uniti.
Nell'intervista la ricercatrice spiega che nel marzo 2020, il CEO di Pfizer, Alber Bourla, chiese che il vaccino fosse pronto entro la fine dell'anno.
In quel periodo Pfizer stava già collaborando con BioNTech sui vaccini mRNA per l’influenza e quindi la tecnologia era già disponibile.
Jansen afferma che pensò che quella richiesta di Bourla fosse "pazzesca", ma i "soldi non erano un problema".
Infatti, i soldi non erano un problema perché gli stati Uniti e gli stati europei hanno lautamente finanziato il progetto prevalentemente con soldi pubblici.
Kathrin Jansen prosegue con frasi destinate ad entrare nella storia: «Siamo diventati creativi: non potevamo aspettare i dati, dovevamo fare così tanto a rischio. Abbiamo pilotato l’aereo mentre lo stavamo ancora costruendo.»
«Tutta la burocrazia è caduta. Stavamo facendo le cose in parallelo, guardando i dati e facendo la produzione. Di solito, la produzione non viene coinvolta fino a distanza di anni in un programma.»
Allucinante.
In altre parole, sperimentazione e produzione hanno proceduto sullo stesso binario e senza soluzione di continuità, in continuo aggiornamento mentre milioni e miliardi di dosi di prodotto venivano vendute e inoculate.
Nell’agosto 2021 Pfizer e BioNTech hanno chiesto alla FDA – l’organo statunitense che regola i prodotti farmaceutici – di autorizzare, nei confronti degli individui dai 12 anni in su, l’uso emergenziale di una dose addizionale di vaccino anti-Covid.
La richiesta arrivò però senza alcuno studio clinico ancora effettuato e senza quindi nessun dato in supporto.
Nell’ottobre 2022 la Procura europea ha aperto un’indagine sugli acquisti di vaccini anti-Covid 19 da parte dell’UE – con tutta la questione annessa dei rapporti tra Ursula von der Leyen e il CEO di Pfizer, Albert Bourla.
Novembre 2022, a quasi due anni dall’inizio della campagna vaccinale, Pfizer e Moderna hanno annunciato l’avvio di alcuni studi clinici con l’intento di fare luce sugli effetti avversi a lungo termine che potrebbero manifestarsi nei giovani che hanno riscontrato problemi cardiaci in seguito alla somministrazione del vaccino anti-Covid.
È evidente che questi siano dei pirati e che pensino esclusivamente al loro interesse, per altro astronomico.
Tutto questo del resto lo diciamo da anni e ora sta lentamente venendo tutto fuori.
Ciò che non è minimamente tollerabile è che la "comunità scientifica" abbia creduto in tutto questo e l'abbia assurta a credo religioso.
Non è tollerabile che chi voleva e vuole fare luce su queste dinamiche criminali sia punito e minacciato.
Non è tollerabile che questi personaggi e coloro che li hanno sostenuti a livello istituzionale non passino attraverso le maglie della giustizia.
Non è tollerabile che ci siano persone che hanno sofferto o che soffrano tutt'ora a causa di tutto questo.
Dott. Stefano Manera
Fonte:
https://www.nature.com/articles/d41573-022-00191-