Secondo la OMS,
la Medicina è la “scienza che ha per scopo la conservazione e il recupero della salute.
Mira in altre parole a stabilire e mantenere uno stato di completo benessere a favore dei singoli e della cittadinanza.”

La medicina non è per niente una scienza, visto che la scienza è basata su concetti, dati e valori esatti, trasparenti, provati e condivisi.
Essa utilizza dati presi da altre scienze che sono comunque umane, imprecise, variabili e non divine, come la biologia, la chimica, la matematica.
Quello che vale per essa oggi, non vale affatto domani o dopodomani, tanto per fare un esempio.
La parola giusta per definire la medicina è tecnica operativa, ovvero ingegneria interventista mediante cure farmacologiche, e mediante cure asportative ed invasive sempre rivolte al sintomo.

Quanto al benessere, andiamoci piano cara OMS.
Il benessere esiste quando sento una musica che mi delizia, quando vedo un panorama che mi incanta, quando respiro una boccata di aria pura, quando osservo il sole e ne assorbo un benefico flusso di raggi, quando percepisco il profumo inebriante di una rosa o di un ciclamino di bosco, quando raccolgo castagne o funghi in mezzo ai profumi della boscaglia.
Tutte cose che non si armonizzano affatto e che fanno semmai a pugni con la medicina.
La medicina è ansia, timore, paura, sofferenza e dramma. Basta entrare in un comune ospedale per ricevere una sventagliata di sensazioni negative, che vanno dall’aria viziata al forte olezzo di alcol e di chimica, dai lamenti e dalle grida dei malati trattati spesso alla meno-peggio da strutture sanitarie costose ed inefficienti.

L’amara realtà è che la sofferenza umana rappresenta un enorme affare per il portafoglio dei lobbisti, e per le azioni in borsa delle aziende farmaceutiche.

Più cure si fanno e più farmaci si prescrivono e più il giro miliardario si ingrossa.
ll problema è che nessuno dei metodi di cura e prevenzione è concepito-disegnato-mirato-inteso alla cura reale della causa di malattia.

I farmaci possono sopprimere i sintomi ma non rimuovono la causa.
Possono ammazzare dei germi ma, se non ripuliscono e depurano le condizioni che permettono ai germi vivi di proliferare, nulla di concreto e di positivo otteniamo.

I raggi X possono ridurre temporaneamente le dimensioni del tumore ma non bloccano la causa e sopravviene la recidiva.

La chemio può ritardare la comparsa della recidiva ma mozza e fiacca anche le resistenze e le protezioni immunitarie del malcapitato paziente.
Se una cura non rimuove la causa significa che non è cura ma imbroglio vero e proprio, sentenzia Shelton.
Se il farmaco non rimuove la causa non cura.
Se il vaccino non rimuove la causa non previene e non protegge.
Se il bisturi asporta il sintomo o il tumore ma non la causa di esso, l’asportazione o il raschiamento non hanno alcun senso.

TRE RAGIONI DEL FALLIMENTO CURATIVO
Pertanto le cure mediche tutte sono, restano e saranno un bluff e un fallimento.
Esse falliscono nel ripristinare la salute per 3 semplici e chiari motivi:
1) Non rimuovono la causa,
2) Non sono fattori sui quali si basa la salute ma sono al contrario dei veleni o peggio ancora delle azioni invasive accompagnate dai veleni,
3) Provocano effetti gravi e nocivi al corpo in contrasto totale con le norme ippocratiche del “Primo Non Nuocere” e del “La Natura è Sovrana Medicatrice di Tutti i Mali”.
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