Tutti chiamano le erbe infestanti "erbacce". La nostra cultura ci ha abituato ad apprezzare prati fatti da singole essenze, il classico prato all'inglese per intenderci.
La biodiversità invece la troviamo in prati spontanei, ed é molto più preziosa di quanto si possa credere.
Ogni pianta spontanea ha una ragione d'esistere ed é essenziale nell'equilibrio naturale.
Le leguminose spontanee per esempio, come il trifoglio, hanno un ruolo ecologico importantissimo per via della loro capacità di fissazione al terreno dell’azoto; una concimazione spontanea gratuita insomma.
Le crucifere invece, come la senape spontanea, hanno la capacità di rallentare la proliferazione dei nematodi, i tanto temuti parassiti che danneggiano le radici delle piante.
Va ricordiamo inoltre che il 90% delle piante selvatiche da fiore é utile agli insetti impollinatori come api, farfalle, coccinelle e molti altri.
Proprio in difesa della biodiversità, stiamo ben attenti prima di chiamarle ancora "Infestanti".
da: Vivere la montagna