Nazisti ucraini? Le radici storiche
Le affermazioni di Putin hanno delle radici storiche e bisogna tornare alla Seconda Guerra mondiale per capire a cosa si riferisce lo Zar. L'ucraino Stepan Bandera, infatti, collaborò con la Germania di Hitler con l'obiettivo di opporsi all'Urss e creare uno stato indipendente alleato dei tedeschi.
Nacque così l'Armata ucraina d'insurrezione, che negli anni ha dato vita a successive formazioni nazionaliste che si sono opposte a Unione Sovietica prima e Russia poi. Per Putin, dunque, la nascita stessa di un'Ucraina indipendente è legata al nazismo.
Formazioni di ultra-destra sono apparse in Ucraina, con ruoli più o meno centrali, a più riprese. Contro la Russia hanno combattuto nel 1993 al fianco dei georgiani e nel 1994 con i ceceni. Nel 2004 i nazionalisti ebbero un ruolo (seppur marginale) nella cosiddetta rivoluzione arancione in Ucraina, che portò il filo-occidentale Viktor Yushchenko a diventare presidente.
Rivoluzione del 2014 e battaglione Azov
Ma è nel 2014 che queste formazioni acquisiscono centralità nello scenario politico ucraino, quando durante le settimane dell'Euromaidan salgono sulle barricate per spodestare il presidente filo-russo Viktor Yanukovich. L'impegno dell'ultra-destra ucraina si è poi spostato nel Donbass, nella guerra contro i separatisti di Donetsk (tradizionalmente filo-russi). In questo contesto nasce il temibile battaglione Azov, formatosi a Mariupol nel 2014, proprio per prendere parte alla guerra del Donbass. Questa formazione, di chiara ispirazione neonazista, divenne famosa a seguito di accuse di crimini di guerra e tortura. Oggi è inquadrata nei ranghi della Guardia nazionale dell'Ucraina.
anubi
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