L’affermazione palestinese che non esiste in Israele un partner per la pace è totalmente falsa. In realtà, è vero il contrario.
Tutte le offerte di pace fatte dai leader israeliani ai palestinesi negli ultimi due decenni sono state respinte dalla leadership palestinese. Nel 2000, l’allora presidente dell’Ap Yasser Arafat rifiutò l’offerta di pace fatta dall’allora primo ministro israeliano Ehud Barak al vertice di Camp David. Facendo riferimento ad Arafat, pare che Barak abbia detto: “Non ha negoziato in buona fede, anzi, non ha negoziato affatto. Continuava solo a dire no a ogni offerta, senza mai fare proprie controproposte”.
Abbas, da parte sua, ha ammesso di aver respinto un accordo di pace offerto dall’allora premier israeliano Ehud Olmert, nel 2008. Olmert ha detto di aver offerto un ritiro quasi totale dalla Cisgiordania.
Nel 2020, i palestinesi respinsero il piano di pace di Trump definendolo una “cospirazione”. Il piano proponeva una soluzione “a due Stati” al conflitto israelo-palestinese, che prevede che Israele e un futuro Stato palestinese convivano l’uno accanto all’altro.
Successivamente, i palestinesi hanno bocciato gli accordi di normalizzazione dei rapporti fra Israele e quattro Paesi arabi – Emirati Arabi Uniti, Bahrein, Sudan e Marocco – i cosiddetti accordi di Abramo, definendoli una “pugnalata alle spalle del popolo palestinese” e un “tradimento” di Gerusalemme e della Moschea di al-Aqsa.
La triste verità è che non esiste un partner per la pace da parte palestinese.

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