Lei si chiama Naama Levy, una ragazza di 19 anni, è una triatleta che fa volontariato ed attivista per le popolazioni svantaggiate, in particolare i bambini.

È la ragazza che si vede in un video, rapita dai miliziani #palestinesi di #hamas, con il sedere sporco di sangue e i tendini d’Achille recisi per impedirle di scappare.

Ha partecipato al progetto “Hands of Peace” negli USA, dove giovani americani, israeliani e palestinesi si sono incontrati per promuovere i valori della comprensione reciproca e il perseguimento della pace come leva per il cambiamento sociale globale.

Ma tutto questo non interessa ai suoi rapitori e, tristemente, neanche a quelli che sfilano in strada in favore della #palestina.

Dopo quello che hanno fatto a #shanilouk, non immagino neanche cosa stiano facendo a questa ragazza in nome dell’islam.

Ma qualcuno si ostina a difendere gente che da secoli organizza attentati per ucciderci.

In #israele non saranno perfetti, ma il nemico del mio nemico è mio amico.

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