La mia esistenza è imperfetta, spesso deludente, perché si vorrebbe raggiungere un traguardo che il fato, spesso, ci nega. Siamo limitati, incompleti, ed è come se fossimo un puzzle 3D ma con innumerevoli pezzi mancanti. Come fare allora per trovarli e fare di noi una forma quanto più possibile compiuta? Dipende da che strada intraprendi. Se è quella in cui tu vuoi la fama ed il successo, devi lavorare tanto per riuscire a far combaciare tessere complicate, se invece vuoi percorrere la strada della conoscenza e della felicità animica, beh, dovrai lavorare il triplo. Trovare le tessere mancanti in questo caso è assai complesso. La prima cosa che dovremmo fare è ricordare. Si, proprio ricordare! Da dove vieni, da cosa fuggi, da quanto dolore scappi e capire se tutto questo è una tua mancanza o se, come spesso accade, diamo la colpa a chiunque, per evitare di guardare riflesso su uno specchio la nostra inettitudine. Sappi che il dolore che hai accumulato, è la delusione che abbiamo accumulato in lavori che non abbiamo amato, in rapporti superficiali e le bugie che ci raccontavamo per convincerci del contrario. Noi siamo imperfetti e non c’è verso di impedire ciò, per cui, qualsiasi strada prendi, non lasciare che siano altri a dettare le tappe della tua vita. Sbaglia, inciampa, cadi ma saprai rialzarti perché sarai tu a decidere il tuo destino in questo mondo. Ah, quando incontrerai te stesso, perché accadrà, chiediti scusa, abbracciati a sopratutto amati, perché tu vali immensamente...per te, non per chi nemmeno ti conosce.

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