Dietro a una grande donna ci sono inverni infiniti.
Gli anni si contano in primavere, ma la maturità si misura in inverni.
E si impara dagli alberi, che sono matti gli alberi a spogliarsi quando fa freddo, e invece no, abbandonano il superfluo, si fanno oggetti e aspettano.
E si impara dai ricci che si chiudono e le spine vanno fuori, non dentro.
Si impara che la letargia non è l’allergia all’inverno, si impara il letargo, come pausa piena di vita e di malinconia.

◊ Enrica Tesio

ill. Mori Raito

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