IL SOLE
"In altri tempi si sapeva che lassù non vi era una stufa gigantesca, ci si diceva che lì non vi era solo spazio vuoto, ma che vi era meno di spazio, vi era il negativo dello spazio. I nostri fisici resterebbero molto meravigliati se potessero andare lassù: nel luogo in cui pensano sia la sfera di gas, essa non c'è, non vi è spazio, vi è non-spazio, assenza di spazio, forza che assorbe spazio. Là vi è non-spazio. Dappertutto è spazio, spazio e ancora spazio. Lì però si trova lo spazio negativo, meno che spazio. Occorre potersi immaginare qualcosa come "meno che spazio". Per ora la gente può solo pensare che meno che niente danaro significa debiti.
Ma l'elemento spaziale ha un confine, e lo spazio negativo intercetta la luce, essa non può penetrare nel vuoto negativo, viene riflessa e solo in tal modo il Sole diventa visibile. Dappertutto è presente la luce. Il Sole è solamente un fenomeno di riverbero di luce, un apparecchio di riverberazione per la luce diffusa dappertutto. Secondo l'idea greca la luce aveva la sua origine da più lontano di quanto ci si immaginava lo zodiaco; essa giungeva dalle lontananze dell'universo, non qui dallo spazio. Ma qui viene intercettata, diventa visibile attraverso Sole, e per questo è connessa con quella che è più alta dell'azione dello zodiaco, l'azione dell'io. Il Sole ha qualcosa a che fare con l'io perché è meno di uno spazio, perché è più vuoto di uno spazio vuoto, perché là fuori, proprio dove sta il Sole, cessa in certo qual modo ogni materialità e si rifrange la spiritualità."
RUDOLF STEINER
Stoccarda, 18 giugno 1921 o.o.302
Insegnamento e conoscenza dell'uomo