#glaciale
PREVISIONE DEI FUTURI CICLI SOLARI DELLO SCIENZIATO SOLARE RUSSO ABDUSSAMATOV.
Il progetto Astrometria dello scienziato Abdussamatov studia l’evoluzione del diametro solare e delle conseguenti variazioni dell’irradiazione solare totale (TSI) nel corso di cicli solari di 11 e 200 anni dalle quali, come hanno dimostrato già da parecchi anni:
1) J. Eddy (JA Eddy Science, 1976) evidenziando una correlazione significativa fra i periodi cimatici e le variazioni delle Sunspot (SSN: macchie solari) durante tutto il millennio passato e i corrispondenti notevoli cambiamenti climatici sulla Terra;
2) Eugene Borisenkov (Climate variations during the last millennium. Leningrad, 1988) evidenziando che con cadenza bicentenaria negli ultimi 7 millenni si sono registrati periodi di “raffredamento globale” durante tutti i 18 profondi minimi solari simili al minimo di Maunder e periodi di “riscaldamento globale” in coincidenza delle attività massime delle macchie solari;
dipende l’evoluzione del clima terrestre presente, passato e futuro. Si tratta di un progetto di importanza notevole perché se sarà mantenuto attivo grazie a una navicella spaziale per alcuni lustri ci consentirà di fare previsioni del clima terrestre globale affidabili con un anticipo di almeno 8 anni, quindi di adattare eventuali decisioni politiche mirate a compensare i cambiamenti climatici.
Grazie alla certa mancanza di influenze umane prima degli ultimi due secoli detti cambiamenti del clima globale possono essere associati solo alle variazioni di attività solare. Pertanto è evidente che durante i cicli solari di 200 anni all’attività solare massima corrisponde una TSI elevata, e all’attività minima corrisponde una TSI molto inferiore. Infatti la TSI è strettamente correlata alle variazioni delle macchie solari. Ne segue che il ciclo solare è un elemento chiave per la nostra comprensione delle diverse variazioni cicliche del clima e, di conseguenza, della società.
Attualmente siamo in possesso di una serie continua di osservazioni sperimentali spaziali della TSI dal 1978 (linea rossa nella figura1), e sappiamo che l’ampiezza della variazione in ogni ciclo di 11 anni durante il massimo solare nell’ambito del ciclo di 200 anni, dell’ordine di circa 1,0 W/m2 o 0,07%, è andata gradualmente diminuendo dall’inizio del 1990.
La TSI è generata dalle variazioni delle proprietà interne del Sole e dalla progressiva variazione della temperatura dello strato superficiale che raggiunge al massimo un valore di 0,001 °C/giorno e determina una variazione della pressione interno dello strato superficiale che “rompe” l’equilibrio idrostatico definito dalla somma della pressione interna e della gravitazione. Il Sole può recuperare l’equilibrio termodinamico solo variando la sua dimensione proporzionalmente al valore che garantisce l’equilibrio della pressione interna e di gravitazione, che a sua volta porta al cambiamento di temperatura della superficie solare. I cambiamenti della TSI sono quindi il risultato di variazioni del raggio solare durante cicli di 11 e 200 anni. Pertanto la quantità di energia solare fornita alla Terra è direttamente correlata al raggio solare, quindi alla superficie radiante della nostra stella. Variazioni cicliche della TSI si verificano a causa delle oscillazioni del raggio solare con ampiezza fino a 250 km entro il ciclo breve di 11 anni e fino a 750 km entro il ciclo lungo di 200 anni.
Le variazioni cicliche di 11 e 200 anni del raggio solare, della TSI e delle SSN sono correlate sia in fase che in ampiezza con una regolarità che consente, sulla base dei dati attualmente disponibili della serie di attività delle SSN, di dedurre l’evoluzione della TSI nei secoli e nei millenni passati. e di prevedere i futuri cambiamenti climatici del clima terrestre. Il risultato di questa analisi è facilmente leggibile nelle figure 2 e 3, dalle quali si rileva che nell’anno 2042±11 anni, cioè nel periodo 2033÷2054, si registrerà sulla Terra un “minimo” simile a quello di Maunder del 1645÷1715.
Riassumendo, l’analisi dei processi fisici che si verificano nel profondo del Sole dimostra che le sue variazioni di temperatura sono causate da cambiamenti di pressione al suo interno determinate principalmente dalla fusione termonucleare interna al nucleo solare, che portano ad uno squilibrio del sistema. Il Sole può riottenere l’equilibrio termodinamico solo modificando opportunamente la sua dimensione fino al valore che garantisce il ripristino dell’equilibrio tra la gravitazione e la pressione interna. Gli aumenti di temperatura del Sole e della pressione del nucleo, quasi periodici nel lungo termine, provocano quindi variazioni delle sue dimensioni, e in modo proporzionale alle variazioni del raggio cambia anche la TSI. Variazioni minime a temperatura e raggio portano allo sviluppo di fasi di minima attività (una piccola ampiezza di attività solare e variazioni TSI), mentre notevoli variazioni di temperatura e di raggio, provocano fasi di massima attività (una grande ampiezza di attività solare e variazioni TSI).
La variazione della TSI nel corso di un ciclo di 200 anni, definisce l’ulteriore corso della TSI e dell’attività delle macchie solari non solo per il prossimo ciclo, ma anche per diversi cicli successivi (benché con minore precisione). Così, il più probabile valore di SSN per il massimo del ciclo 24 ciclo sarà di 65±15. Mentre i successivi cicli 25 e 26 che cadono sulla fase di discesa del ciclo di 2 secoli, avranno i corrispondenti livelli massimi di SSN pari a 45±30 e 20±20, rispettivamente. Infine, il profondo minimo del ciclo di 200 anni del Sole è molto probabile che inizi col ciclo 27, circa nel 2042±11 anni. Tale minimo potrebbe durare per circa 45÷65 anni (Abdussamatov HI KPhCB. 2005. 21, 471; KPhCB. 2007. 23, 141). Così, nei prossimi cicli 24÷26 si avrà la tendenza di un ulteriore diminuzione di ampiezza della TSI.