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GRAZIANO CASARA
Yo, yo, 2025, senti il vibe,
un anno che arriva come un salto nel buio, fra luci al neon e specchi fumè.
Sarà strano, confuso, un po' bislacco,
macchine che pensano, l'uomo un burattino matto.
Gioca col destino come fosse un casinò,
ma alla fine perde sempre, lo sappiamo già, bro.
Gira la ruota, ma qui non c'è fortuna,
solo schermi accesi sotto una luna bruna.
Parole artificiali su labbra di silicone,
cuori digitali senza più emozione.
Scorrono pixel, algoritmi e pulsanti,
ma nessuno che ascolti i battiti fragili dei santi.
L'anno nuovo bussa, chi apre la porta?
Sarà strano, confuso, un po' bislacco,
macchine che pensano, l'uomo un burattino matto.
Gioca col destino come fosse un casinò,
ma alla fine perde sempre, lo sappiamo già, bro.
Le strade sono fredde, ma le luci ti accecano,
sogni in vendita, le speranze si sprecano.
Una voce dice "scegli", ma non sai cosa fare,
ogni scelta è un bivio che ti può stritolare.
Scrolli il feed, cerchi pace in un post,
ma la verità è un miraggio perso in mezzo al frost.
Uomini di vetro, donne fatte d'ombra,
un anno che confonde, che ti culla e poi ti affonda.
E gira, gira ancora quella ruota del fato,
speriamo che domani non sia tutto cancellato.
L'anno nuovo è qui, ti sorride con un glitch,
come un dealer che ti inganna mentre giochi su Twitch.
Sarà strano, confuso, un po' bislacco,
macchine che pensano, l'uomo un burattino matto.
Gioca col destino come fosse un casinò,
ma alla fine perde sempre, lo sappiamo già, bro.
Yo, 2025, tieni il ritmo, tieni il passo,
tra caos e poesia, resteremo in questo spazio.
Un brindisi al domani, un saluto al vecchio anno,
nella speranza che, stavolta, sia meno strano.
Peace. ✌️🎤
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